Senza le nostre attività i centri muoiono
“Assurdo che i commercianti si lamentino”, non ci giunge nuova questa pubblica reprimenda che viene lanciata, ancora una volta, contro la categoria che siamo fieri di rappresentare.
Non fa più notizia che, in assenza di argomentazioni serie e di dati raccolti con metodi scientifici, taluni non trovino altro di meglio che attaccare ed offendere a mezzo stampa un’intera categoria (oltre 500 attività fronte strada al piano terra censite dal Comune nel 2021), ribaltando proprio l’origine del problema che quotidianamente i clienti delle nostre attività in primis (quindi i roveretani) segnalano e lamentano: la caotica accessibilità e la mancanza di un’adeguata segnaletica dei parcheggi al servizio del centro.
Come Unione Commercio e Turismo ribadiamo la profonda delusione per non aver ricevuto, nonostante le ripetute richieste, nessuno dei dati promessi dall’Amministrazione comunale quando annunciò l’introduzione della Ztl “sperimentale” in via Fontana-via Dante, come nessun dato ci è stato comunicato in merito al tasso di occupazione dei parcheggi a pagamento dopo l’aumento delle tariffe nel febbraio 2022.
Ciononostante non verremo mai meno alla nostra responsabilità di parte sociale rappresentativa della grande maggioranza degli imprenditori del Terziario di mercato nel portare avanti in ogni sede e difendendo le legittime istanze di una categoria che riveste un ruolo fondamentale nel tessuto economico di Rovereto e dell’intero Trentino.
In seguito alla pubblicazione dell’articolo i nostri rappresentanti sono stati contattati da colleghi associati che si sono sentiti offesi da affermazioni semplicistiche e qualunquiste che attaccano un intero comparto economico, senza avere la minima conoscenza del contesto e delle dinamiche di settore. La nostra Associazione ha affermato la propria contrarietà ad una scelta viabilistica, vissuta più come posizione politica che un’azione suffragata da un progetto e da un’oggettiva analisi dei dati. Non possiamo accettare che venga affermato che “il problema è la mancanza di professionalità negli operatori del centro”, facendo di ogni erba un fascio e denigrando proprio chi qui ha investito ed investe, più di ogni altra categoria, perché crede nelle potenzialità della nostra città.
Alle esternazioni “stizzite” dell’avvocato Paolo Mirandola, già capogruppo in consiglio comunale del Pd ai tempi dell’allargamento della Ztl, replichiamo “da che pulpito”: un personaggio politico che non può nel modo più assoluto definirsi cittadino “super partes”, che commenta con un “è ridicolo che i commercianti si lamentino”, spostando il problema sul numero dei parcheggi, che non è certo al centro delle critiche degli operatori economici del centro, visto che è comunque tutta la viabilità di accesso alla città a scoraggiare chi vuole venire in centro, “dimenticandosi” dell’aumento delle tariffe della sosta del 2022 che ha ulteriormente accentuato la perdita di flussi in centro.
Ciascuno è libero di pensarla come vuole in merito a Ztl, parcheggi, viabilità e quant’altro, ci mancherebbe, ma non possiamo accettare che vengano accusati di essere “il problema” imprenditori che tengono aperta un’attività con grandi sacrifici, personali e finanziari, rivestendo una funzione essenziale anche dal punto di vista sociale per mantenere vivi, frequentati e quindi anche presidiati i centri storici, a Rovereto come a Napoli o Roma. In tutti i settori e professioni, è chiaro, ci sono quelli bravi e quelli meno bravi.
Laddove si spengono le vetrine e si chiudono le porte di bar e ristoranti, è dimostrato, muore anche la città. Non è mai troppo tardi per fare un passo indietro e riprendere un cammino di scelte condivise.