Presentazione alle autorità, che plaudono ai privati disposti ad investire. Promossa dall’Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina
Ormai è ufficiale: partirà a breve il primo step del progetto per la realizzazione della funivia Rovereto-Folgaria. Una visione turistica che auspicabilmente sarà in grado di dare nuova linfa alla seconda città del Trentino creando un collegamento ecosostenibile e di mobilità alternativa con gli Altipiani Cimbri. Presentazione in grande stile per il “Consorzio per lo sviluppo turistico Rovereto Folgaria”, nato proprio per dare forma a questo ambizioso progetto, promosso dall’Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina insieme a quattro importanti soci privati, leader nei rispettivi settori di attività: Mak Invest, Corona Calcestruzzi, Acqua Green Energy Solutions e studio di ingegneria Betti e Vialli.
Il consiglio di amministrazione è composto da Marco Fontanari (presidente) e dai consiglieri Mirco Petri, Matteo Sartori, Vincenzo Catellani e Massimiliano Vialli.
Proprio Marco Fontanari, presidente dell’Unione Commercio e Turismo di Rovereto e Vallagarina, nel suo intervento di apertura, si è detto “emozionato nel presentare il Consorzio Rovereto Folgaria ed un progetto ambizioso dove gli imprenditori mettono a disposizione una visione e risorse proprie per valutarne la fattibilità. Gli obiettivi condivisi dai soci comprendono l’ipotesi di realizzare un impianto funiviario di collegamento tra la città di Rovereto e gli altipiani, con arrivo a Folgaria, sfruttando la vicinanza strategica tra l’alpe cimbra ed il fondovalle ed anche aree di parcheggi di assestamento. Confcommercio é capofila con 1/3 del capitale iniziale, gli altri 2/3 sono coperti da 4 soci privati che ci tengo a ringraziare per la loro partecipazione. Si punta allo sviluppo economico del territorio partendo dal presupposto che il territorio appartiene alla comunità, partendo da un’ un’analisi approfondita per acquisire dati previsionali sulla sostenibilità dell’opera in termini di risposta del mercato secondo diversi parametri, ad esempio ambientale e sociale. L’analisi dei flussi, ritenuta necessaria, è stata commissionata ad un’azienda di grande autorevolezza e professionalità riconosciuta. In caso di esito positivo, a questo primo step seguiranno una serie di iniziative per portare occupazione ed investimenti sul territorio. Dalla seconda fase il progetto sarà aperto ad ulteriori investitori o imprenditori, contando sull’attenzione che suscitano attualmente gli interventi di mobilità alternativa sostenibile”.
Il sindaco di Rovereto Francesco Valduga ha individuato tre punti di forza nel lancio di questo progetto ed augura la fattibilità del collegamento funiviario, in quanto il territorio pubblico deve incoraggiare chi prende iniziativa mettendo insieme capacità imprenditoriale e sostenibilità: “Il primo elemento è l’importanza per Rovereto di avere rapporti forti con i comuni che la circondano. In questo caso la necessità di un rapporto stretto tra la città e gli altipiani cimbri, aiutato dalla stagionalità che permette di compenetrare esigenze turistiche diverse; il secondo è la disponibilità del privato di investire sul nostro territorio, motivo di soddisfazione e orgoglio, soprattutto in questo particolare periodo di pandemia; il terzo è l’interessamento per le forme di mobilità sostenibile”.
Michael Rech, sindaco di Folgaria, si è detto sostenitore del collegamento funiviario diretto Rovereto-Folgaria perchè “la mobilità è alternativa quando è competitiva, cioè va fatta quando si connettono due nodi funzionali e si trasportano studenti, lavoratori dipendenti o turisti che arrivano in treno a Rovereto con l’alta velocità, ecc. In passato con Trentino Marketing e con la Provincia sono stati fatti dei collegamenti sia ferroviari sia attraverso Flixbus ed altre metodologie di trasporto alternativo, ma spesso si presentavano problemi quando si arrivava a Trento e Rovereto, rendendo difficile proseguire per Folgaria. Per questo ed altri motivi, lo sforzo di ragionarci è giusto ed è in linea con le tendenze: si tratta di investimenti compatibili e sostenibili per le comunità. Tendiamo a classificare questi impianti come sciistici e invece sono vere e proprie strade: nei benchmark vanno considerati in questo senso”.
Chiaro e netto nel suo intervento l’assessore provinciale a sviluppo economico, lavoro e ricerca Achille Spinelli: “Ringrazio Confcommercio ed in particolare Marco Fontanari per aver portato avanti questa idea che inizialmente sembrava ardita facendo riferimento a casi di successo passati. Nella storia unioni ardite di pochi visionari sono riuscite a tratteggiare una linea di sviluppo sostenibile, che ha portato visibilità e benefici. Tutti le grandi opere hanno bisogno di una sostenibilità prima ambientale e poi economica, un’opera di questo tipo possiede anche una sostenibilità legata alla capacità di far sognare, di far vedere un territorio in modo diverso, quindi non per forza deve competere direttamente con il mezzo di trasporto pubblico e privato. Alla Provincia piacciono i sogni quindi affiancherà questo progetto: Dopo la Trento-Bondone, anche Rovereto merita la possibilità di collegare due territori importanti incentivandone lo sviluppo”.
I primi risultati dell’analisi sui flussi e sulla sostenibilità socio-economica dell’opera sono attesi per l’inizio del 2021 ma la partenza di questo ambizioso progetto è accompagnata da grande entusiasmo.